mercoledì 27 luglio 2011

Drunken Nuns - "Furto Con Destrezza"



I Drunken Nuns, ormai sciolti e dimenticati, sono gli autori di questo 7" di oi! sguaiato e commistionato con il rock'n roll, registrato con mezzi pietosi e pieno d'attitudine. Sei pezzi trascinanti e melodici, vecchie canzoni (e si sente) che però reggono bene la prova del tempo e non annoiano neanche orecchie abituate ad altro. I pezzi migliori sono "Fottuta eroina", rallentata e pompata, e "Burattini" che sarà scopiazzata da migliaia di altri gruppi, con testo e ritornello che si imprimono nella mente e restano li, insieme con i crescendo di chitarra. Quanto ai riff le sonorità sono quelle tipiche dell'epoca, con similitudini con i Dioxina e i Basta (tutti e 3 i gruppi sono comparsi su "Quelli che urlano ancora") e rappresenta una bella testimonianza del periodo, di qualità garantita.
Voto: 7/8

Tracklist:
01. Furto Con Destrezza
02. Fottuta Eroina
03. Burattini
04. Uniti
05. I Reietti Son Tornati
06. Noi

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domenica 24 luglio 2011

Disordine Mentale - "Morirete"


Targato 2006 questo album d'esordio dei Disordine Mentale, band milanese, si classifica il peggior disco che abbia mai sentito. Dopo questa premessa analizziamo le canzoni; il primo pezzo parte con un riff scoppiazzato dai Los Fastidios, con un testo abbastanza banale e uno dei due cantanti che va fuori tempo, il secondo è abbastanza semplice e forse per questo è ascoltabile, nel terzo batteria e voce vanno abbastanza a caso e riffing e tempi sono copiati dagli Skruigners (il peggior gruppo di punk italiano di sempre). Gli altri 3 (compresa la cover dai succitati Skruigners) sono la ripetizione di questo schema, errori strumentali, uno dei vocalist che è imbarazzante, copiature e testi banali.
Voto: 2

Tracklist:
01. Ancora Un'Altra Guerra
02. Rabbia
03. Perdere Il Controllo
04. Solo Per Voi
05. Anarchia
06. Alcool (cover Skruigners)

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Fogna - "Fogna EP"



Duo siciliano palesemente devoto alla vecchia scena italiana. Tutto in questo disco è prettamente ottantiano, il sound, i riff, le registrazioni, le tematiche. Se non sapessi che è del 2009 l'avrei catalogato come uscita minore dell'epoca (a parte l'uso della drum machine); il problema è proprio questo immobilismo, non ci sono idee che non puzzino di vecchio, tutto è prevedibile, tutto è già catalogato, tutto è già sentito. Alcuni pezzi non sono male, c'è da ammetterlo, come "Insonnia" che quantomeno è bella spedita, però non risolleva le sorti di un disco che è stato ammazzato dalla decisione di non sperimentare nulla ma di rimanere all'interno di canoni ben prestabiliti. Peccato, manca di personalità.
Voto: 4,5

Tracklist:
01. Intro (Fetore)
02. Merda Come L'Oro
03. Insonnia
04. Carcasse Senza Testa
05. E Brucia Tutto Intorno
06. Outro

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venerdì 22 luglio 2011

Cornflakes Freaks - "Nora's Room"



I Cornflakes Freaks suonano un punk rock in inglese con inserti molto melodici. La prima rassomiglianza che balza in mente è con i New Bomb Turks, tra gli inventori del suddetto genere, con gli Offspring e con i Blink 182; questo basta già a darvi un idea di quello che contiene. Le canzoni sono un po' troppo pretenziose, con stacchetti insulsi e passaggi che lasciano abbastanza dubbiosi, rispetto alle capacità del gruppo e annoiano quasi subito, soprattutto rispetto ai contenuti che propugna la band. Disco vuoto, noioso, prevedibile e supponente, nonchè commerciale. Evitabile; questo genere non ha assolutamente più nulla da dire e ogni uscita ricorda una specie di eutanasia necessaria ma rimandata.
Voto: 4

Tracklist:
01. Object
02. Test Your Dick
03. A Tree Inside My Stomac
04. Sintetik Skin
05. Suburban Noise
06. Nora's Room

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giovedì 21 luglio 2011

Psudoku - "Spacial Grind"


Grind futuristico e tecnico, con cambi di tempo improvvisi, giochi di batteria in tempi dispari e passaggi groove micidiali. Unire grindcore e prog non è da tutti, ma i Psudoku ci riescono alla grande, riuscendo a confezionare un disco che oltre a essere trascinante e violento (tutta l'abilità musicale mostrata non riduce per nulla la potenza dell'album) non annoia e non si ripete mai. Forse la voce avrebbe dovuto essere più curata, ma passa comunque in secondo piano in un contesto di questo genere; la schizzofrenia di "DIMensionALWarp" merita tutto l'opera, sfiorando passaggi jazz e devastanti. Uno dei lavori grind migliori della storia, psicotico e micidiale.
Voto: 9

Tracklist:
01. BOOOooom
02. DISastro-3000
03. PossibBleUniveRSZ
04. VoyaGER1+2CONtribution
05. worMHOLz
06. KatAKosmiK
07. DImensionALWarp"
08. QUantilibrUM
09. prokPSYch
10. BAaaang
11. hYPERsphere
12. zOne-1
13. GALaXYofblobs
14. blaCKHOLe3
15. waVE21
16. sUBSpace-1
17. BIGCruNCH
18. MuLTisPATIAL

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Loikaemie/Smegma - "Oi!The Split"


Uno split oi! con tracce di ska da parte di 2 ottime band tedesche, ecco cos'è questo disco. La parte dei Loikaemie comprende una cover di Bob Marley decisamente migliore dell'originale e "Unsre szene", un pezzo discreto, anche se troppo lungo così com'è studiato e che stanca abbastanza in fretta, nonostante sia congegnato abbastanza bene. La parte degli Smegma è più tradizionalmente oi!,con la prima "Working class pride", che ha un buon ritmo e prende subito, con melodia e incisività; peggio è la seconda "Harris muehle" che con quell'utilizzo evitabile delle doppie voci lascia abbastanza perplessi. Il lavoro complessivo non è bruttissimo però da 2 gruppi del genere ti aspetti decisamente di meglio.
Voto: 6.5

Tracklist:
01. One Heart One Love (cover Bob Marley) (Loikaemie)
02. Unsre Szene (Loikaemie)
03. Working Class Pride (Smegma)
04. Harris Muehle (Smegma)

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mercoledì 20 luglio 2011

Iron Cross - ''Skinhead Glory''


Primo gruppo skinhead americano che suonava un bell'incrocio tra oi! e hardcore, rigorosamente apolitico. Per dare un idea della loro importanza basta informarsi e scoprire che sono stati coverizzati da gruppi del calibro di Agnostic Front, Dropkick Murphys, H8 Machine e Business; soprattutto il primo brano di questo EP "Crucified for your sins" è diventato un inno leggendario per la scena skinhead mondiale. 4 pezzi belli tosti, duri e incazzosi, anche quando rallenta ("Shadows in the night", il pezzo più classicamente oi! di tutto il disco), che pontano e caricano d'energia. Davvero un bell'episodio, purtroppo isolato.
Voto: 9

Tracklist:
01. Crucified For Your Sins
02. Psycho Skin
03. Fight'em All
04. Shadows In The Night

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Jakal - "Kick The Debris"



Altro EP per i Jakal che stavolta si spostano decisamente più sullo ska. alleggerendo le influenze punk rock degli inizi e inserendo barlumi di Clash attraverso i pezzi. "All over London town" è qualcosa di spettacolare, ben composta e intessuta in maniera ragionata senza tuttavia stancare. Infatti il gruppo è vistosamente alla ricerca di una maggiore complessità (inserimento di una seconda voce, pezzi più strutturati, cambi di riff improvvisi...), profondità e impatto nei componimenti e centra il bersaglio in gran parte delle volte. "Panopticon" è un gran bella canzone, aggressiva e veloce, con dei gran bei passaggi e dei cori ben fatti; "Sundown roots" e "Border" sono le tracce più classicamente ska di tutto l'EP (a parte un passaggio di quest'ultima) e quelle un pochino più scontate, ma non dispiacciono affatto. Un altro episodio di qualità, quindi, per questa ottima band inglese.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. All Over London Town
02. Kingdom
03. Panopticon
04. Sundown Roots
05. Border

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Varukers - "Protest And Survive EP"


La prima uscita in assoluto per una della band più fondamentali per l'HC inglese e per il d beat (il cantante Rat milita anche nei Discharge dopo l'abbandono di Cal Morris). Targato 1981 questo disco è potente, marcio e furioso, 4 pezzi grezzi e veloci che pongono le fondamenta di un genere nuovo, con riff a motosega (poi ripresi da Anti Cimex e Discharge stessi), batteria pressante, cavalcate furiose e Rat che urla come un disperato. Particolare è "Soldier boy" messa giù come un pezzo street punk, sia come riff che come ritornello con i coretti, ma dopotutto la band era ancora agli inizi e le influenze degli UK Subs si faceva sentire; per il resto il disco è pietra miliare, la cui importanza supera di gran lunga la sua effettiva qualità (comunque tutt'altro che indifferente).
Voto: 8

Tracklist:
01. Protest And Survive
02. No Scapegoat
03. Soldier Boy
04. Never Again

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martedì 19 luglio 2011

Fall Out - "Fall Out"


I Fall Out furono sempre all'avanguardia nella scena italiana, decidendo di cantare in inglese, approfittando per primi delle opportunità dell'elettronica a inizi anni '90 e mostrando sempre una lungimiranza e una profondità nella stesura dei testi da fare invidia a molte band a loro contemporanee. Questo primo disco mostra una particolare attenzione alla scena americana d'inizio decennio con similitudini con Black Flag e MDC, nelle tematiche e nella stesura dei riff. "Religious carnage", "Criminal world" e "Punx unite" sono gran bei pezzi, potenti ed espressivi, mentre "Work instigates" annoia, nonostante sia una canzone volutamente sarcastica; rimane comunque un gran bel disco hardcore, trascinante e vivo.
Voto: 8

Tracklist:
01. Religious Carnage
02. Work Instigates
03. Reagan Hysterya
04. Punx United
05. Sick City
06. Criminal World

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domenica 17 luglio 2011

Cut Fuck - "Demo"

                                    

Un bel demo di noise alla AxCx che passa via veloce, tra deliri di chitarre rugginose e un tizio che urla con voce rauca testi incomprensibili, come vuole la tradizione. Il primo pezzo "Green man bad man" è il pezzo più "studiato" del disco ed è abbastanza noioso, troppo lungo per essere interessante; gli altri 3 sono più brevi e più divertenti da ascoltare, con "Kill myself" come episodo migliore, con riflessi grind e HC. Ovviamente è noise, quindi più di tanto non può fare o dire, però si fa ascoltare senza troppo sforzo.
Voto: 6

Tracklist:
01. Green Man Bad Man
02. Kill Myself
03. Permanent Jenken High
04. Weirdo

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The Oppressed - "Oi!Oi! Music"



Gli Oppressed si sono ritagliati una posizione importante nella storia dell'oi! per due fondamentali ragioni: il cantante Moreno fu il fondatore della S.H.A.R.P. (SkinHeads Against Racial Prejudice) e per aver inciso un album come "Oi!Oi! Music" che io ritengo uno dei migliori dischi mai usciti all'interno di questo genere (insieme anche con "Music For Hooligans" sempre degli Oppressed). 21 tracce, di cui 2 cover dei 4 Skins, che grondano storia, metà degli archetipi della musica oi! la troviamo già presente in quest'album del 1984: i cori nei ritornelli, quell'unione di punk e melodia, le ritmiche precise e testi politicizzati e pregni in una maniera che colpisce ancora adesso; pezzi come "Riot" (con un giro di basso verso la metà che è spettacolare), "We're the Oppressed", "Fight for your life" (con quello che sembra un doppio pedale!), e "Skinhead girl" (accenni pesantemente ska) sono diventati gli inni di una generazione e anche adesso si stampano nel cervello. C'è tutto, non un solo errore, non un punto debole.
Voto: 9/10

Tracklist:
01. We're The Oppressed
02. Leave Me Alone
03. Violent Society
04. Urban Soldiers
05. Chaos (cover 4 Skins)
06. Gun Law
07. Riot
08 John Hawkins
09. Fight For Your Life
10. Ultra Violence
11. Government Out
12. Run From You
13. Skinhead Girl
14. Don't Look Back
15. Magistrate
16. Work Together
17. Victims
18. Bad Man
19. Angels With Dirty Faces
20. A.C.A.B. (cover 4 Skins)
21. Urban Soldiers (original)
22. Run From You (original)
23. Ultra Violence (original)

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sabato 16 luglio 2011

CxOxSx - "Promo"


I CxOxSx suonano un powerviolence che prende chiara ispirazione da primi D.R.I., senza compromessi, ignorante e grezzo. Nessuna finezza nè orpello nelle 5 tracce che sono all'interno dell'EP, semmai chitarra graffiante, batteria in tupa tupa e cantante all'acido corrosivo; nemmeno per i testi si preoccupano particolarmente, l'importante non è il messaggio che hai, ma quanto violentemente lo propugni! Pura lezione ottantiana, ben imparata dal gruppo; e forse è questa devozione alla old school che è il limite della band che non muove un passo in avanti rispetto alla scena di 25 anni fa e rimane fedele al vecchio suono, cristallizandosi.
Voto: 6.5

Tracklist:
01. Power Up
02. Mai Visto
03. Sk80's
04. Too Much
05. Mostra Il Tuo Viso (Sposta Il Ciuffo)

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venerdì 15 luglio 2011

102 Truffe - "Demo"



Datata 1988 questa demo di 4 pezzi riflette bene lo spirito di sperimentazione che si stava imponendo sulla scena in quel periodo: riff veloci e aggressivi senza dimenticare però intro magari melodiche, rallentamenti per creare atmosfera e addirittura passaggi rock'n roll. E' anche vero che il gruppo ricorda come tematiche e musiche i primi Negazione, con una grande preparazione e cura delle parti strumentali e dei testi e la ricerca di forma di hardcore che non fossero necessariamente richiudibili in un clichè precostituito. Rimasero sempre nell'ombra e non fecero mai nulla per uscirne, anche con un "autoboicottaggio" attraverso una distribuzione quasi nulla e pochissimi concerti. "Precipita" e "Truffati" sono pezzi di qualità quanto a contenuti, stile e profondità, che meritano decisamente di uscire dall'oblio in cui è caduta la demo Una demo, appunto, senza lati deboli.
Voto: 8

Tracklist:
01. Tutto Deve Crollare
02. Sono In Gabbia
03. Truffati
04. Precipita

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Jakal - "Nation Infection"



Una solida conferma, dopo l'EP di esordio, per questo gruppo ska che ora confeziona un altra uscita, stavolta di 5 canzoni, tutti pezzi veloci, che non annoiano e mostrano una certa decisione a comporre musica di una certa qualità. Episodi migliori: senza dubbio "Roots alibi" con ottimi giri di basso e passaggi ben congegniati per passare dallo ska a un punk più deciso (com'è solito nello stile della band) senza che nulla stoni e "Force fed", pezzo già presente nell'EP di esordio "Fore Fed" insieme a  "Boredom trail", ora decisamente più punk rock, esattamente come "21"; non a caso queste 2 canzoni rappresentano i punti più prevedibili del disco. Rimane "One bruise" che nonostante un inizio un po' forzato riesce a svilupparsi comunque in un pezzo niente male, vivace e melodico. Per il resto la band mantiene i suoi elementi caratteristici e continua a confezionare un ottimo ska, con lo spirito del '69!
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Force Fed
02. One Bruise
03. Roots Alibi
04. 21
05. Boredom Trail

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Jakal - "Fore Fed"



Un EP di 2 tracce di ottimo ska. Questa potrebbe la recensione migliore. Le 2 canzoni qui presenti si richiamano alla migliore tradizione del genere con voce sguaiata, coretti, chitarra sempre andante e passaggi di basso che permettono l'evoluzione dei brani senza farli diventare noiosi; a tutto questo si aggiungono parti decisamente più punk (il riffing a cui si passa in "Force fed" è quasi HC, mentre l'accelerazione di "Boredom trail" è senza dubbio di gusto punk rock), rallentate e tese o improvvisamente velocizzate, che danno al disco quel tocco in più rendendolo originale e di qualità. Peccato siano solo 2 canzoni.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Force Fed
02. Boredom Trail

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giovedì 14 luglio 2011

Unmen - "Demo"



A quanto pare New York non dorme ed è pronta a prendere il posto di capitale della nuova ondata di HC/powerviolence proveniente dall'America, dopo che città che furono i centri della prima scena come Boston e Washington DC non hanno più proposto nulla di nuovo. Gli Unmen, gruppo appunto powerviolence con vaghissime influenze grind, rappresentano bene l'underground in sommovimento di NYC e confezionano un demo niente male, con distorsioni marcissime, batteria in blast beat e strilli acuti e screamati cui ogni tanto si aggiunge un mezzo growl; tutto molto DIY, molto amatoriale (come la registrazione in puro stile 1982) e anche qualche idea niente male. Infatti, anche se il gruppo non propone nulla di nuovo, la voglia di scuotere un po' il contesto si sente e cerca di buttare giù pezzi di una certa qualità (cosa che purtroppo non molti gruppi hanno voglia di fare) come "Minds" e "Where we are and where we're going" che raggiungono bene il loro obbiettivo e si dimostrano efficaci. I difetti possono trovarsi nell'eccessivo lunghezza dei pezzi che a volte stanca un po' e l'eccessiva ripetitività dei pezzi che annoia in certi casi. Comunque niente male anche se sembra ci sia una specie di ostentazione a dimostrarsi "puramente old school" che fa abbastanza cadere le braccia.
Voto: 6/7

Tracklist:
01. Sword Swallower
02. Pest Control
03. Minds
04. Where We Are And We're Going
05. Wishful Thinking
06. Sketches Of The Future
07. Reason Enough
08. Kill Yourself feat The Communion (cover Stormtroopers Of Death)

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Extortion - "Sick"



Il nome Extortion ormai è diventato una sicurezza. E questo esordio targato 2008 della band australiana è un pestaggio hardcore (con parecchi rimandi powerviolence) di 1237 secondi precisi, distribuiti attraverso 14 tracce che picchiano come calci sui denti, tra sfuriate in velocità ("Phone in sick", "Medication" e "Last breath" per citarne solo 3) e pezzi rallentati che non abbassano nemmeno un po' la tensione, anzi, aumentano l'impatto, rendendolo ancora più letale (ascoltatevi gli oltre 4 minuti di "Body failure" per conferma. Un riffing con un mordente eccezionale, batteria in continuo blast beat e voce rauca e sguaiata rendono questo album di debutto ancora più convincente. I rimandi più immediati sono a band del calibro di Infest, Negative FX e Nailed Down (gruppo australiano, ormai sciolto, in cui ha militato anche l'attuale batterista degli Extortion), e sotterrano assolutamente i loro concittadini e compagni di un futuro split, Rupture.
Voto: 9

Tracklist:
01. H5N1
02. Infection
03. Wake Up Fucked
04. Phone In Sick
05. Overrun
06. Fever
07. Defensive
08. Vomit
09. Medication
10. Delusional
11. Bedridden
12. Losing Battle
13. Body Failure
14. Last Breath
15. Rot
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Teen Idles - "Minor Disturbance"



Gruppo storico della scena americana old school e straight edge. I giovanissimi Teen Idles furono la band di riferimento a Washington DC prima della formazione dei Minor Threat (il cui cantante Ian MacKaye suonava anche nei T.I. come bassista). Furono la versione primitiva e rozza di gruppi HC come i Black Flag e i Bad Brains (di cui si sente l'influenza) e prima dello scioglimento registrarono 2 pietre miliari per la scena. Questo è il secondo e presenta molti elementi che poi si ripresentaranno come caratteristiche del genere. Composizione musicale chitarristica parecchio cruda, veloce e semplice, basso che potenzia tutto alla grande, cantante che urla a caso e grandiosi pezzi, senza punti deboli. Uno dei migliori prodotti di tutti i 5 anni di prima ondata hardcore punk americana, sincero e primitivo, grezzo e geniale. STAND UP AND GO!
Voto: 8

Tracklist:
01. Teen Idles
02. Sneakers
03.Get Up And Go
04. Deadhead
05. Fleething Fury
06. Fiorucci Night
07. Getting In My Way
08. Too Young To Rock

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mercoledì 13 luglio 2011

Wasteoid - "Total Pukeoid"



Unite powerviolence molto ben fatto con un grindcore che non sia il solito clichè e otterrete i Wasteoid e "Total Pukeoid", il loro album che è una miscela di questi 2 generi, dove nessuno a emergere del tutto sull'altro, confezionando così un prodotto interessante, con scream e growl scatenati uniti insieme, chitarre ronzanti, basso distorto e rallentamenti nei posti giusti. "Rivers of gore", "Fuck your money war" e "Decapitated Cokehead". Pochi i contenuti (anche se alcun testi colpiscono nei punti giusti) ma un sacco di attitudine e di buona musica.
Voto: 7

Tracklist:
01. Violent Mood Swing
02. Nick Nolte Is Gary Busey In Disguise
03. Rivers Of Gore
04. Butt
05. Hammer Sized Dents All Over Your Face
06. Fuck Your Money War
07. Stuarts Eat My Shit
08. World Of Shit
09. Spiderbite
10. A Knife, An Axe And Your Head
11. Icutchew
12. Frat Rats Eat Cock
13. Ratt, Ratt, Yay!
14. Decapitated Cokehead
15. Personality #712
16. Tungsten Steel In Your Asshole
17. Remind Me Not To Care
18. Future Hotboy
19. Spineless
20. Drown 2001

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Wadge - "Grindcore Lu'au"



Un grindcore che ricorda parecchio una specie di incrocio tra i Brutal Truth e i Napalm Death, con pochi pezzi ben riusciti ("Lost kingdom of the Menehume" se non fosse per le cazzo di vocine campionate e "Pineapple sickness" sono tra questi) mentre gli altri passano nel dimenticatoio subito dopo l'ascolto, senza niente che li distingua particolarmente. I soliti riff e la solita voce, ma manca l'inventiva e l'originalità necessaria per farsi ricordare minimamente. Autoironia a parte (ammirevole).
Voto: 4

Tracklist:
01. In Stink Of Arrivals (Immortal Flights)
02. Grindcore Lu'au
03. Extremity Jet-Planed/Eyes Of Crust/Obstinate Erection
04. Basking Under The Great Frost Of Hawai'ian Winter
05. Beneath The Lagoon
06. Drink For A Minute
07. Deadly Curse
08. Big Wave Grindcore Slack Attack
09. Polluted Mind
10. That Little Grass Shack
11. Lost Kingdom Of The Menehume
12. Forgotten Cult Of The Peoples Tiki Temple
13. Gurgle Of The Wayward Wind
14. Lucid Jeri Curl
15. Monsters Of Honolulu
16. Tiki Battallion Unleashed
17. My Sweet Hawai'i
18. Pineapple Sickness
19. Sharpen The Chisels
20. Ten Tiny Toes Would Be Sick!
21. Frenzied Surfication
22. Demon Dogs Of Waikiki
23. Vestige Of Surfly Remains

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The Exploited - "Fuck The System"



Uno si chiede il perchè di un disco del genere, poi arriva la risposta: i soldi! Un album orrendo, liriche banali, e riff che vanno dove va il mercato seguendo un metal da pagliacciata unito a un hardcore all'acqua di rose. Del punk così strillato dalla band nemmeno una vaga traccia mentre abbondano la monotonia, lo stereotipo e la moda. Creato apposta per ragazzini tredicenni che fanno gli anarchici bevendo Coca Cola.
Voto: 3

Tracklist:
01. Fuck The System
02. Fucking Liar
03. Holiday In The Sun
04. You Are A Fucking Bastard
05. Lie To Me
06. There Is No Point
07. Never Sell Out
08. Noize Annoys
09. I Never Changed
10. Why Are You Doing This To Me
11. Chaos Is My Life
12. Violent Society
13. Was It Me

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Modern Life Is War - "Witness"



I MLIS sono diventati famosi grazie alla loro abilità di fare HC (post-HC per la precisione) evitando gli stereotipi del genere come i breack down, le obbligatorie sfuriate in velocità (comunque presenti) e non disdegnando intro e passaggi acustici o parti rallentate anche lunghe che rimandano ad altri generi come lo stoner, e tutto questo senza mai perdere impatto. Questo è il loro album di maggior successo e rappresenta la band al suo meglio, con pezzi ispirati che non annoiano e già parecchio maturi e compiuti, mentre il gruppo gira tra botte di hardcore ("D.E.A.D.R.A.M.O.N.E.S." che pure non lascia mai perdere del tutto la melodia) e pezzi più intensi e lenti ("I'm not ready"), lasciandosi andare a carichi di groove impressionanti ("Young man blues"). Se siete fan del genere li conoscerete di sicuro, se non lo siete e/o siete diffidenti (come me) provate ad ascoltarlo, anche se l'album nel suo complesso è molto pesante e stancante, merita un ascolto. Uno dei simboli del post hardcore, che ha influenzato migliaia di gruppi a venire, ci troverete tutte le cifre stilistiche della corrente.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. The Outsider AKA Hell Is For Heroes pt. 1
02. Martin Atchet
03. John And Jimmy
04. Marshalltown
05. D.E.A.D.R.A.M.O.N.E.S.
06. Young Man On A Spree
07. I'm Not Ready
08. Young Man Blues
09. Hair Raising Accounts Of Restless Ghosts AKA Hell Is For Heroes pt. 2

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martedì 12 luglio 2011

Wolbachia - "Demo 2010"



Rinascono dalle ceneri dei canadesi Kursk per suonare un hardcore con pesanti venature grind che si sentono soprattutto per le cavalcate a base di blast beat e 2 accordi inserite in ogni brano, mentre la voce rimane decisamente HC, per quanto distorta. 4 canzoni abbastanza simili tra loro, "Blood brain barrier" a parte che rappresenta la punta qualitativa del disco, pesanti ed ignoranti, che vanno a ripescare dai Napalm Death di "Scum" i loro riferimenti principali. Anche qui niente di nuovo, solo per amanti del genere e curiosi.
Voto: 6,5

Tracklist:
01. After No Dawn
02. Blood Brain Barrier
03. Mass Production
04. Parasite

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Scholastic Deth - "Final Examiner"



Sui 50 pezzi presenti in questo disco che raccoglie tutta la produzione del gruppo (compreso un live) solo 12 superano il minuto di qualche secondo, per la maggior parte sono sfuriate di 30-40 secondi che iniziano tutte con una distorsione di chitarra volutamente fastidiosa per poi trasformarsi in sfuriate fast-hardcore con batterie in tupa tupa costante e riff lanciatissimi. Gli Scholastic furono in attività per 4 anni, dal 1998 al 2002, rimanendo sempre legatissimi alla loro idea di scena underground, sfottendo pesantemente chi cercava di avvicinare il punk al mainstream, rifiutando l'impegno politico e sociale (esclusi 2 o 3 pezzi quali "Revolution will not be posted on eBay" contro le case discografiche e "kill'em with politics") per pezzi fortemente ironici sulla scuola ("Revenge of the nerds" è spaccaossa), sullo skate o più semplicemente di derisione. Non per questo rifiuto di tematiche serie possono essere considerati meno letali, anzi, risultano una specie di incrocio malsano e assassino di Larm e Minor Threat. 50 pezzi e ancora li rimpiangiamo.
Voto: 9

Tracklist:
01. Revolution Will Not Be Posted On eBay
02. Killed By School
03. WWHD?
04. UC=Unhindered Capitalism
05. Spring Fever
06. Said Said
07. Literally Illetterate
08. Kill The Message Board
09. Bookstore Core
10. Cheetos
11. Mentally Fumigated
12. Coffee Cures Everything
13. Time To Rock
14. We Think Metal Music Is Awesome
15. Pugnatious Bibliorific Erudism
16. Drop The Bomb
17. Boom Attack
18. One Day At A Time
19. Kill'em With Politics
20. Sham(e)
21. Old People Are Dumb
22. Revenge Of The Nerds
23. Now's The Time
24. On The Road Of Life...
25. Bring It Back
26. Fuck It, I Quit
27. Scene Of The Spectacle
28. PMA
29. Rock Together
30. Bookstore Core
31. Options
32. Xtreme Equals Mainstream
33. Shackle Me Not!
34. Warcore I: Politics Of Total War
35. Warcore II: War By Timeable
36. Tomorrow
37. Simplified But Amplified
38. Shit Peddlers AKA Wiltpolitik
39. Trust Fund AKA No Bike Messenger
40. School's Out (live)
41. PMA (live)
42. Literally Illiterate (live)
43. Drop The Bomb (live)
44. Revenge Of The Nerds (live)
45. Options (live)
46. Bookstore Core (live)
47. Killed By School (live)
48. Now's The Time (live)
49. WWHD? (live)
50. Xtreme=Mainstream (live)

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Terence Kill - "Demo 2009"



Un blocco di ignoranza grindcore (si intuisce già dalla copertina) che non ammette repliche. Riff a grattugia che seguono le tracce di Napalm Death, Carcass, Extreme Noise Terror e Cripple Bastards, e voce che alterna uno screaming ben fatto a un mezzo growl gutturale come impone il genere. Puro impatto, semplicità e ferocia, niente di nuovo ma ascoltabile.
Voto: 6,5

Tracklist:
01. Intro
02. Sniper
03. Flashback
04. Massacro With Love
05. Aiuto
06. Serial Killer
07. Pingu Destroyer
08. Game Over
09. Kamikaze Gandhi
10. Three Kill
11. Go (To Die)

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domenica 10 luglio 2011

Mencer Vermello - "Novas Batallas"



Nei paesi di lingua spagnola l'oi! fatto da band redskin viene chiamato rock proletario e i Mencer, fieramente galiziani e estremamente rossi, sono tra i portabandiera di questo genere. "Novas Battallas" è il loro secondo disco ed è un mattone di oi! politico e aggressivo che si sviluppa su 12 pezzi squadrati con distorsioni pesanti, riff aggressivi e una voce urlata che è una meraviglia. Il riferimento che balza subito in mente sono i Colonna Infame Skinhead (di cui è anche presente una cover in lingua!) ma più "pieni"; canzoni come "Heroes de Brest" o "Fuck the R.A.C." sembrano pensato apposta per una dimensione live, con ritmi da pogo e cori che incitano come pochi. Non propongono nulla di nuovo ma ci danno un vero e proprio macigno di attitudine.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Novas Batallas
02. Irmàn Galego
03. Orgullo E Honor
04. No Nome Dos Caìdos
05. Fuck The R.A.C.
06. Heroes De Brest
07. Resistir
08. Bandeira Roxa
09. Tu Non Es De Mina Xente
10. Repùblica Galega
11. Division 150

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Gelo - "Promo"



Solitamente non ascolto crust ma quando in un gruppo ci sono componenti che hanno militato in band del calibro dei Cimex, un ascolto è più che doveroso. HC/crust massiccio e cruento, accelerazioni e rallentamenti repentini, ottima tecnica chitarristica e anche la batteria regge bene la prova riempiendo il suono con un blast beat che carica tutto. La voce growleggia e ogni tanto si unisce alle canzoni coi cori che aiutano a diversificare un po' i pezzi; davvero ottimi "Cresci credi crepi" con un lavoro di chitarra che è raro sentire nell'hardcore, "Gelo" con un gran lavoro del batterista e "Adesso basta" con l'immissione di una seconda voce e un ritornello che si imprime nella testa. Stranamente non è nemmeno troppo ripetitivo, anzi continua a pontare senza perdere energia traccia dopo traccia non stancando (anche se l'opener "Lobotomia" che è una specie di pezzo groove da 1 minuto e mezzo mi ha lasciato un po' perplesso).
Voto: 8

Tracklist:
01. Lobotomia
02. Piuttosto Uccidimi
03. Cresci Credi Crepi
04. Solo Odio
05. Parla Con Me
06. Gelo
07. Adesso Basta
08. Outro

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sabato 9 luglio 2011

Lesione - "Dolore Quotidiano"


Un gruppo che insegue le sonorità old school con frequenti rimandi ai Wretched (di cui è anche presente una cover a chiudere la tracklist). Distorsione sporchissima, batteria tutta uguale e rumorosa al punto giusto e voce strillata che rende incomprensibile qualsiasi vocabolo che corona il disco con un aggressività di tutto rispetto. I pezzi rendono bene, veloci e violenti, il problema è quando il gruppo cerca di rallentare ("Terra selvaggia" fa crollare l'album) per creare atmosfera, e forse anche alcuni testi sarebbero dovuti essere più curati (anche se in tutto si capiranno 5 o 6 parole). Un gruppo che sembra uscita dai primordi della scena, senza niente di innovativo ma con un demo che è un pugno sui denti ("Contro lo stato" e "Vendetta animale" sono due gran pezzi di HC).
Voto: 7

Tracklist:
01. Dolore Quotidiano
02. Occhi Grigi
03. Terra Selvaggia
04. Contro Lo Stato
05. Il Sogno Di Stakanov
06. Vendetta Animale
07. Voto Inutile
08. Usa La Tua Rabbia (cover Wretched)

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