venerdì 28 ottobre 2011

Migliori 10 album hardcore punk americani del decennio 1980-1990



-T.S.O.L.: "T.S.O.L." (1981) Download
-Dead Kennedys - "In God We Trust Inc." (1981) Download
-Minor Threat: "Out Of Step" (1983) Download
-S.S. Decontrol: "The Kids Will Have Their Say" (1982) Download
-M.D.C.: "Million Of Dead Cops" (1982) Download
-Negative Approach - "Tied Down" (1983) Download
-D.Y.S.: "Brotherhood" (1983) Download
-J.F.A.: "Valley Of The Yakes" (1983) Download
-Negative FX: "Negative FX" (1984) Download
-Slapshot: "Step On It" (1988) Download

I dischi sono in ordine cronologico.

domenica 23 ottobre 2011

Campus Sterminii - "Live At C.P.A. Firenze"



I Campus Sterminii fanno quel crust malato e fobico che ti fa capire come questo genere possa ancora dare qualcosa. Prendono in mano influenze da gruppi come Wolfpack, 3 Way Cum e Extreme Noise Terror per creare qualcosa di ancora più potente e micidiale. Il demo/live in questione è datato 2003 ed è posteriore di un anno alla nascita ufficiale della band che mostrava già all'epoca di aver trovato una propria strada. La registrazione non è certo delle migliori, così come la tecnica della formazione bolognese che propone 4 pezzi onesti e cupi, fatti di testi impegnati (il gruppo avrebbe poi preso parte anche alla Extreme Noise Compilation) e una furia distruttrice che va a colmare le lacune tecniche e le sbavature. "D.I.Y." apre idealmente l'album con una dichiarazione d'intenti che prosegue con "Futti nu bombe", "Stronzate pro life" e "Zombie" che è anche il miglior pezzo di tutto il disco. Il percorso della band si sarebbe poi evoluto in un album come "Life is a nightmarish struggle" a conferma di quanto detto già detto con questo esordio che, anche se acerbo e con qualche punto debole, faceva già sperare.
Voto: 6/7

Tracklist:
01. D.I.Y.
02. Futti Nu Bombe
03. Stronzate Pro Life
04. Zombie

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venerdì 21 ottobre 2011

Vandals - "Peace Thru Vandalism"



Sono state poche le band ad avere un arco discendente esemplare e deprimente quanto i Vandals: da pionieri e portabandiera dell'hardcore made in U.S.A. a comprimari dell'esplosione di punk rock commerciale anni '90 con Offspring e NOFX. con tante di dispute economiche tra ex membri per il copyright sui primi dischi. In questo demo, comunque, i californiani al loro esordio sfornano un HC potente e dinamico, intriso di ironia e con sonorità molto similari a gruppi come T.S.O.L. e in misura minore Circle Jerks. I pezzi killer sono 2: la leggendaria "Anarchy burger (hold the government)" e "Wanna be manor" che è quella che più si avvicina alle canzoni tipiche dei succitati True Sound Of Liberty, ma tutto il disco merita in quanto colonna portante di un intero genere ma anche per il suo proprio valore, non minimamente scalfito dagli ormai 30 anni passati dalla pubblicazione, ancora pieno di aggressività e un curioso senso dell'umorismo (particolarità che distanziò velocemente i Vandals dal resto della scena).
Voto: 8

Tracklist:
01. Wanna Be Manor
02. Urban Struggle
03. The Legend Of Pat Brown
04. Pirate's Life
05. H.B. Hotel
06. Anarchy Burger (Hold The Government)

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martedì 18 ottobre 2011

Guinea Kid - "With A Nail"


Dall'Indiana i giovanissimi Guinea Kid (ex Mainstream Mind Control) hanno già all'attivo 2 demo più uno split con i Neurons; questa quarta uscita è datata 2009 e consiste in 7 canzoni di hardcore punk vecchio stile. Vi piacciono Black Flag, Adolescents e Ill Repute? E allora ascoltatevi una demo che ha il sapore dei primi anni '80, con una chitarra aggressiva graffiante che ogni tanto svia sul melodico, cantante incazzato molto skate punk e perfino una discreta tecnica strumentale, soprattutto alla batteria che picchia come un martello tutto il tempo e costruisce un solido muro dietro ogni singola canzone. Mid tempo e veloci parti mosh sono la colonna portante di questo EP che non vuole certo innovare nulla ma che con pezzi come "Night time here" e "Divine breed" riesce ancora a pontare.
Voto: 6

01. With A Nail
02. Night Time Here
03. Annoying Dumb White Teenage Girl
04. Boneless
05. Divine Breed
06. Ghost
07. Frustration
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lunedì 17 ottobre 2011

Burned Up Bled Dry - "Cloned Slaves For Slaves"



I Burned Up Bled Dry compongono un assalto sonoro completo, assemblando powerviolence, hardcore, hatecore e grindcore anni '90 in un unico blocco da scaraventare in faccia a chi ascolta i loro dischi. Non c'è alcuna pietà, nessuna tregua e nemmeno uno spazio lasciato all'ascoltatore che passa in continuazione tra passaggi tesissimi e classiche sfuriate, venendo caricato a dovere da una band che sa ciò che fa e lo dimostra alla grande. Menzione d'onore per la cavalcata HC che è "No more" è che puzza distintamente di Boston e di old school.
Voto: 6/7

Tracklist:
01. Cloned Slaves For Slaves
02. Wash Your Own Hands
03. Code Red
04. Burning Red
05. Count On Yourself
06. A.G.P.T.L.
07. Below Zero
08. You'll Be A Moviestar
09. No More
10. Broken Heart - Broken Mind
11. Outro

venerdì 14 ottobre 2011

Agonia - "...Dal Vivo 2010"

                             


Gruppo lodigiano che ha cercato e trovato molto spazio live, aprendo anche per gruppi come gli Affluente, quindi non stupisce che il loro esordio su disco sia dal vivo. Solo 4 pezzi forse non sono sufficienti a inquadrare una band ma bastano a farsene un'idea: gli Agonia barcollano tra l'hardcore spinto (soprattutto grazie all'ottimo lavoro del batterista) e lo street punk, con immissioni di thrash che lasciano un po' perplessi per l'estraneità al contesto. Le liriche sanno molto di "già sentito" e, ad esempio, in "Non ce la faccio più" si va decisamente sul banale, quindi non caricano granchè nonostante gli sforzi di un cantante parecchio convinto ma che non riesce a colmare le lacune di una formazione che non sa dove collocarsi e quindi non sa dove spingere al meglio. E' senza dubbio questa la pecca maggiore: un trovarsi davanti un demo che non è ne carne ne pesce, con canzoni che non sono certo capolavori e che andavano un filino affinate.
Voto: 4

Tracklist:
01. Schiavo Di Te Stesso
02. Non Ce La Faccio Più
03. Non-Libertà
04. Macellai Del Potere

mercoledì 12 ottobre 2011

Undertow - Edge Of Quarrel



Sembrerà strano ma le 10 canzoni contenute in questo demo rispondono più alle esigenze di una raccolta, contenendo infatti il demo d'esordio, lo split con i Resolution, un pezzo contenuto in una raccolta e solo 3 inediti. Non che questo faccia apprezzare meno l'hardcore grezzo, tamarro e anni '90 del gruppo di Seattle che sfodera canzoni con un piede nella new school e l'altro ancora nel primissimo positivo HC, caricate dalla passione che si sente filtrare attraverso ogni nota e dalla preparazione che ogni canzone ha palesemente avuto. Tecnicamente ineccepibili, capaci di unire deliri quasi grunge ("Words of fire) a sfuriate di genuina violenza ("Pin") senza che un aspetto sopravanzi o oscuri l'altro, anzi coniugandosi alla meglio; forse consapevoli di questa capacità si perdono un po' per strada ed eccedono nella lunghezza delle canzoni stesse fino a diventare noiosi e ripetitivi, quasi stordenti. Se vi piacciono Resolution e Groundwork ve li consiglio.
Voto: 7

Tracklist:
01. My Enemy
02. All I Can Give
03. I've Changed
04. Blinded
05. Time Well Spent
06. Why
07. Hidden
08. Cutting Away
09. Words Of Fire
10. Pin
11. Strike

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Un Quarto Morto - "Annusarsi, Scegliersi, Lamentarsi"




Un buon connubbio tra tecnica e ispirazione può portare in casi fortuna determinati gruppi a sfornare album irripetibili per loro. Penso che questo sia il caso degli Un Quarto Morto, nella cui intera produzione si percepisce quasi l'urgenza della ricerca di un sound e di un opera definitiva, raggiunta con quest'album. HC tirato mischiato a grindcore molto leggero, capace di spazi più riflessivi e di improvvisi rallentamenti, colmo di repentini cambi d'atmosfera e su tutto l'alone di claustrofobia dato dal tipo di registrazione (peraltro di qualità)  chiusa e pregnante, abbinata a testi profondi e impegnati che testimoniano il grande sforzo della band intorno a questo lavoro. Certo, il disco presenta delle pecche, quali una certa ripetitività che sarebbe stata facilmente evitabile e in determinati passaggi a aspetti un'improvvisa mancanza di personalità, ma sono difetti al quale pochi gruppi riescono a sfuggire e anche se pesano sull'album non ne compromettono il risultato finale. "La mia prossemica" e "Adagiati nell'abbondanza" ve li indico come i pezzi migliori.
Voto:7,5

Tracklist:
01. Raschietto
02. La Mia Prossemica
03. L'Epoca Della Distruzione
04. Cleroina
05. Sorrisi Al Poligrafo
06. Inconcludenza
07. Adagiati Nell'Abbondanza
08. Nefandezze
09. Distruttore. (cover Nerorgasmo)

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martedì 11 ottobre 2011

Eat You Alive - "Demo 08"



Per darvi un primo riferimento vi dico che gli Eat You Alive hanno alla voce Mirco dei disciolti Antisexy e questo dovrebbe bastare a intuire a pelle il genere seguito dal quartetto milanese: fastcore tecnicamente impeccabile, pompato da un ottimo lavoro di batteria e registrato benissimo, che si sviluppa in un demo di 5 splendide tracce. I cambi di tempo e la chitarra thrashaggiante che continua a sfornare assoli non fanno altro che alzare ancora di più il livello di questo esordio che richiama maestri come Vitamin X e Blind Society pur rimanendo fresco; gli ExYxAx, infatti, non si limitano a scoppiazzare e a rubare spunti come fin troppi gruppi fastcore fanno come consuetudine ma lasciano ben impresso il loro segno sulle canzoni. Buon esordio a cui dovrebbe seguire un album di pari livello.
Voto: 7,5

Tracklist:
01. Control
02. Who's The Real Criminal
03. Do It Yourself (Do It Better)
04. Something To Gain
05. Higher Standard

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lunedì 10 ottobre 2011

Capitalist Casualties/Straight Edge Kegger - "Split"



I Capitalist non hanno bisogno di alcuna presentazione essendo una delle colonne portanti della scena powerviolence globale, con un sound personale e primitivo che si riconosce subito anche nelle 5 loro canzoni (tutte senza titolo) presenti in questo split con i texani Straight Edge Kegger; 5 pezzi potenti che chiariscono le idee a chi avesse avuto dubbi sulla band dopo la sua assenza (questo disco, uscito senza una laber e senza una data precisa, rappresentò il primo lavoro dei Capitalist Casualties a 6 anni di distanza dallo split con i Macabre) . Quanto ai S.E.K. il loro sound si è parzialmente evoluto in una mistura di PV/thrashcore decisamente più violento e d'impatto dell'harcore punk sentito nella collaborazione con i Gruk, evoluzione che però ha compromesso l'animo estremamente marcio della band che confeziona ben 7 pezzi grezzi e lineari, senza alcun compromesso ne tregua per l'ascoltatore.
Voto: 7/8

Tracklist:
01. Track 1 (Capitalist Casualties)
02. Track 2 (Capitalist Casualties)
03. Track 3 (Capitalist Casualties)
04. Track 4 (Capitalist Casualties)
05. Track 5 (Capitalist Casualties)
06. Track 1 (Straight Edge Kegger)
07. Track 2 (Straight Edge Kegger)
08. Track 3 (Straight Edge Kegger)
09. Track 4 (Straight Edge Kegger)
10. Track 5 (Straight Edge Kegger)
11. Track 6 (Straight Edge Kegger)
12. Track 7 (Straight Edge Kegger)

domenica 9 ottobre 2011

Smashrooms - "The Wind Of Tomorrow"



Non apprezzo molto le band italiane che cantano in inglese, lo trovo una forzatura e per di più inutile. Ma gli Smashrooms sono un discorso diverso: se non lo sapessi non avrei mai detto che questo gruppo è italianissimo, di Brescia per essere precisi. Per questo nuovo EP datato 2009 il gruppo è rimasto sul suo ottimo hardcore di taglio fortemente americano, aggressivo ma rifinito al millimentro in ogni passaggio e con ammiccanti sfumature melodiche sparse, dove i testi in inglese si inseriscono alla perfezione. Rispetto ai lavori precedenti si sente che c'è stata una crescita artistica e intelletuale per i membri, più impegnati e decisi a fare un buon lavoro anche da un punto di vista tecnico (lato che ai bresciani non è mai mancato comunque), confezionando "The Wind Of Tomorrow" intriso di atmosfere tese e dinamismo, attese e fughe in avanti che trova i suoi pezzi migliori in "Different paths" e "Give me the sun"; la voce che ricorda Cannella (ex Affluente) fa il resto.
Voto: 8

Tracklist:
01 Different Paths
02. Give Me The Sun
03. Fight Back
04. The Cage

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sabato 8 ottobre 2011

Obi-Wan Kanblo Mi - "Episode V: The Empire Smokes Crack"

 
 
Ska punk band americana al suo secondo freschissimo EP (2011) , si gioca tutto sull'energia musicale e sull'ottimo lavoro dei fiati che sono registrati ottimamente e messi in risalto sulla composizione generale. Il gruppo rimane sempre in equilibrio tra i 2 generi (eccezione per "Sock Hop mosh" decisamente ska) e riuscendo quasi a "dividerli" in sezioni separate per ogni brano per poi fonderli e confoderli. L'opener e la seconda traccia sono più decisamente lanciate, per introdurre l'ascoltatore nell'atmosfera del disco che prosegue poi con "Razor's dead crew" che ha una gran parte finale e costituisce il miglior pezzo dell'EP, a chiudere pensano invece la succitata "Sock Hop mosh" e "Grey skull", anche quest'ultima lanciata e quasi rabbiosa in certi passaggi. Una bella conferma per il gruppo di Springfield, Illinois, magari non impegnato ma di sicuro divertito.
Voto:6,5

Tracklist:
01. Ridin' The Bus
02. Let's Go Skate!
03. Razor's Dead Crew
04. Sock Hop Mosh
05. Grey Skull

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Gruk/Straight Edge Kegger - "Split"



Due bands con un passato ricco di collaborazioni con gruppi importanti (i Gruk hanno splittato con All Or Nothing, Riot This e Bruise Violet; mentre gli Straight Edge Kegger con band del calibro di Capitalist Casualties, Disrupt e Knifethruhead) che mettono insieme le forze per uno disco hardcore dal sapore decisamente old school. Aprono i Gruk con 5 pezzi di hc punk californiano, marcio e cattivo, niente finezze ne fronzoli, solo una ventata di anni '80. Anche i S.E.K. d'altronde seguono questa linea, veloce e rozzo hardcore con leggeri immissioni di thrashcore a buttare ancora più in su il livello di violenza di uno split che, non dice assolutamente niente di nuovo, è vero, però è costituito da 12 canzoni di punk senza troppe pretese, sincero, brutale e caricato. PS: Entrambe le formazioni hanno cantanti donne.
Voto: 6/7
Tracklist:
01.Vulture (Gruk)
02. Unborn (Gruk)
03. Abort Mission , Abort (Gruk)
04. The Mask (Gruk)
05. Lost Cause (Gruk)
06. Peace No More & Smoke A Bowl (Straight Edge Kegger)
07. Death Is In The Air (Straight Edge Kegger)
08. If You Really Were There, You Would Know
09. The Meaning To Life Was Told In A HC Thrash Song But No Understood The Words And There Was No Lyrics (Straight Edge Kegger)
10. Chasing People On Bikes Who Aren't Really There (Straight Edge Kegger)
11. Jesus VS Nazi Germany (Straight Edge Kegger)
12. Zeppelin, GNR, Or Some DC (Straight Edge Kegger)

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mercoledì 5 ottobre 2011

Clitboys - "We Don't Play The Game"




I Clitboys furono al centro di innumerevoli polemiche essendo uno dei gruppi che fece passi fondamentali nel percorso che portò l'HC verso una propria natura politica ben definita, con le loro liriche impegnate su temi sociali come l'omofobia e l'omologazione giovanile. Il suono è tipico dell'hardcore di Washington ("harDCore") e ricorda da vicino i Minor Threat come sonorità ed energia, e in effetti la proposta musicale non è granchè originale anche se si apprezza senza problemi.
Voto: 7

Tracklist:
01. No Such Thing
02. Have Faith
03. Sheep
04. Gay's Ok
05. Slogan Boy
06. So Fun
07. We Don't Play The Game

lunedì 3 ottobre 2011

Migliori 10 album hardcore punk italiani del decennio 1980-1990:



- Eu's Arse: "Lo Stato Ha Bisogno Di Te? Bene, Fottilo" (1982) Download
- Rappresaglia: "Danza Di Guerra" (1984) Download
- Wretched: "Libero Di Vivere, Libero Di Morire" (1984) Download
- Impact: "Solo Odio" (1984) Download
- Declino: "Eresia" (1984) Download
- Bloody Riot: "Bloody Riot" (1985) Download
- Negazione: "Lo Spirito Continua" (1986) Download
- Disper-Azione: "Sempre Immutata Fede" (1985) Download
- Peggio Punx: "Cattivi Maestri" (1989) Download
- Kina: "Se Ho Vinto Se Ho Perso" (1989) Download

I dischi sono in ordine cronologico.