Per un periodo di circa 3 anni gli Indigesti, insieme a Negazione e Raw Power, furono la punta di diamante della scena hc italiana all'estero. Dopo 2 dischi di punk, tutto sommato convenzionale, danno alle stampe, nel 1985, "Osservati Dall'Inganno" che sarà un punto di svolta per la storia del genere in Italia. Il disco in effetti è spiazzante; musica che riesce a unire punk e jazz in un delirio di mid tempo, stacchi, ripartenze e quant'altro. A ciò si aggiungono i testi enigmatici ed evocativi che escono dal contesto di incitamente alla rivolta tenuto fino ad allora per andare a inseguire forme di poesia impegnativi che ancora oggi lascia parecchio sopresi. Un album senza dubbio di una qualità superiore ma per palati estremamente fini e che lascia sempre il dubbio che qualcosa ci sia sfuggito. Sono in pochi quelli che l'apprezzano davvero. L'unica pecca è la registrazione delle voce eccessivamente bassa, ma è stata fatta così per volontà di Rudy, il cantante (oltre che compositore di tutti i testi).
Voto: 9,5Tracklist:
01. Silenzio Statico
02. Doppio Confronto
03. Diretto Nel Mio Sguardo
04. Senso Di Abitudine
05. Fragile Costruzione Mobile
06. Osservati Dall'Inganno
07. Alone D'Oro
08. Dune
09. Dubbio Legato
10. Permessi Nel Disagio
11. Uguale Nell'Uguale
12. Oltre Camera
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