Powerviolence furioso e niente più. Un puro impulso distruttivo espresso da 31 canzoni in circa 10 minuti: riff serratissimi, batteria a fuoco e una voce che strilla e sputa disprezzo. Spazz, Capitalistic Casualties e No Comment (di cui è anche presente una cover di "Hacked to chunks") sono i riferimenti che più saltano alla mente ascoltando questo disco che è impatto genuino, con brani che molto raramente vanno oltre i 30 secondi e non lasciano all'ascoltatore un secondo di tregua. Già il titolo dell'album in se è esemplificativo del carattere dissacrante e violento della band (Eric Wood è il frontman di bands del calibro di Man Is The Bastard, Neanderthal e Bastard Noise, figura di riferimento nell'hardcore più estremo e inventore, per di più, del termine "powerviolence") e dice quanto basta a capire la band.
Voto: 7/8Tracklist:
01. Jaded, Twisted & Evil
02. The End
03. Intelligent Design Is Fucking Stupid
04. I Hate Myself, Blah Blah Blah
05. Shitting Where You Eat
06. A Song About Crusties (not a Hellnation cover)
07. Bananarama Bloodbath
08. Trekkie Killer
09. This Time It's Impersonal
10. All Killer
11. Nothing Punk
12. Book Burners (beware)
13. Too Late
14. Shanking The American Dream
15. Actually, Freedom Is Free
16. Mos Eisley
17. MSMP/Young Republicans Fuck Off
18. Admitting Defeat
19. Capitalist Have Nagasaki Wet Dream
20. Idiot Box
21. Bullet Hell
22. Sinking Your Flagship
23. My Way
24. Closed Mind, Clenched Fist
25. Lenny Kravitz Is His Answer
26. Kiss The Whip
27. B-beat
28. Pick Up Real Change
29. Revenge!
30. Believe It
31. Hacked To Chunks (cover No Comment)
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