Un buon connubbio tra tecnica e ispirazione può portare in casi fortuna determinati gruppi a sfornare album irripetibili per loro. Penso che questo sia il caso degli Un Quarto Morto, nella cui intera produzione si percepisce quasi l'urgenza della ricerca di un sound e di un opera definitiva, raggiunta con quest'album. HC tirato mischiato a grindcore molto leggero, capace di spazi più riflessivi e di improvvisi rallentamenti, colmo di repentini cambi d'atmosfera e su tutto l'alone di claustrofobia dato dal tipo di registrazione (peraltro di qualità) chiusa e pregnante, abbinata a testi profondi e impegnati che testimoniano il grande sforzo della band intorno a questo lavoro. Certo, il disco presenta delle pecche, quali una certa ripetitività che sarebbe stata facilmente evitabile e in determinati passaggi a aspetti un'improvvisa mancanza di personalità, ma sono difetti al quale pochi gruppi riescono a sfuggire e anche se pesano sull'album non ne compromettono il risultato finale. "La mia prossemica" e "Adagiati nell'abbondanza" ve li indico come i pezzi migliori.
Voto:7,5Tracklist:
01. Raschietto
02. La Mia Prossemica
03. L'Epoca Della Distruzione
04. Cleroina
05. Sorrisi Al Poligrafo
06. Inconcludenza
07. Adagiati Nell'Abbondanza
08. Nefandezze
09. Distruttore. (cover Nerorgasmo)
Download
Nessun commento:
Posta un commento