sabato 13 ottobre 2012

Los Crudos - "Canciones Para Liberar Nuestra Fronteras"



A inizio anni '90, con l'ascesa evidente di generi decisamente più violenti come il powerviolence e il fastcore, sembrava essere arrivato il momento del tramonto per l'hc vecchia scuola, ma i Los Crudos furono i fieri portabandiera di un hardcore "puro" e tuttavia capace di tenere testa alla montante richiesta da parte dei kids dell'epoca di una sempre maggiore dose di brutalità sonora da farsi rovesciare addosso. Decisamente atipici, i 4 vivevano a Chicago ma avevano tutti radici nell'America latina, decidendo perciò di scegliere spagnolo piuttosto che l'inglese per i testi; il loro hc è decisamente politicizzato, senza essere mai sceso a compromessi. I pezzi contenuti in questo LP di debutto sono 16, tutti decisamente veloci, cantati con una voce stridula che ricorda una scream primitivo, i riff sono semplici e hanno influenze molteplici, che possono essere i Ratos De Porao come i S.O.A.,  nella migliore tradizione old school. La genuinità del mix si sente e si fa apprezzare senza problema alcuno: 16 canzoni granitiche e tagliente, ricche di idee e di espedienti che permettano di differenziarle, rendendo l'ascolto decisamente più interessante rispetto a troppi dischi di hc ripetitivo e identico a sè stesso.
Voto: 9

Tracklist:
01. That's Right, We're That Spicy Band!
02. Poco A Poco
03. Sueltalo
04. Migra Violencia
05. Viejos Pateticos
06. Del Pasado A El Presente
07. A Los Inseguros
08. Tomado Los Golpes
09. No Existen Palomas Blancas En Mi Barrio
10. No Va Haber Revolucion
11. Quien Es El Pendejo Mas Grande?                                                   
12. Que Pasa Con La Paz?                                                   
13. Metiendo Sal En La Llaga                                                   
14. Vas A Regresar?                                                   
15. Hardcoregoismo                                                   
16. Naciste Con Vox

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